In merito ai poliziotti condannati in via definitiva, come quelli dei fatti del G8, come quelli della Sezione Narcotici della Questura di Genova e molti altri,
Premesso che,
La disciplina in tema di sanzioni disciplinari al personale della pubblica amministrazione è contenuta nel D.P.R. 25 ottobre 1981, n. 737. La norma di riferimento nel caso di specie è l’art. 7: Destituzione
La destituzione consiste nella cancellazione dai ruoli dell'appartenente ai ruoli dell'Amministrazione della pubblica sicurezza la cui condotta abbia reso incompatibile la sua ulteriore permanenza in servizio.
La destituzione è inflitta:
-per atti che rivelino mancanza del senso dell'onore o del senso morale;
-per atti che siano in grave contrasto con i doveri assunti con il giuramento;
-per grave abuso di autorità o di fiducia;
-per dolosa violazione dei doveri che abbia arrecato grave pregiudizio allo Stato, all'Amministrazione della pubblica sicurezza, ad enti pubblici o a privati;
-per gravi atti di insubordinazione commessi pubblicamente o per istigazione all'insubordinazione;
-per reiterazione delle infrazioni per le quali è prevista la sospensione dal servizio o per persistente riprovevole condotta dopo che siano stati adottati altri provvedimenti disciplinari;
-per omessa riassunzione del servizio, senza giustificato motivo, dopo cinque giorni di assenza arbitraria.
La destituzione è inflitta con le stesse modalità previste per la sospensione dal servizio.
La destituzione è la più grave sanzione disciplinare che possa essere inflitta ad un agente della Polizia di Stato.
Con l’irrogazione di questa sanzione cessano i rapporti di lavoro tra l’agente di polizia e la Pubblica Amministrazione a causa della condotta del primo,tale da rendere totalmente incompatibile la sua permanenza in servizio.
Visto e considerato ciò,
Credo sia legittimo interrogare il Ministero degli Interni dopo le condanne definitive aggravate dall'interdizione dai pubblici uffici, seguite da un ingiusta reintegra di tali soggetti la cui condotta avrebbe dovuto prevedere esclusivamente la destituzione (licenziamento) visto le gravi colpe incompatibili con la qualità di appartenente alla Polizia di Stato in tutela delle Istituzioni rappresentate ed in rispetto dei ligi ai propri doveri e giuramenti, nonché, in rispetto dei vincitori ed Idonei non vincitori arbitrariamente ed illegittimamente non arruolati come i ragazzi del 780, che attendono GIUSTIZIA da quasi 20 anni, nonostante il sotto organico del corpo sia pari 18mila unità.
Credo che l'Europa, per tale ed illegale condotta deplorevole sotto ogni profilo, non premi il nostro Paese, anzi credo che Strasburgo presso la Corte dei Diritti Umani condannera' l'Italia per questa grave condotta, almeno che non voglia il governo destituire tutti i condannati reintegrati e arruoli i ragazzi del 780 ai quali ha rubato il futuro e il sogno di servire il proprio paese con tutti gli onori, sicuramente meglio di chi ha tradito il giuramento prestato.
Vogliamo Giustizia
EP
Politica per il Popolo Italiano
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