mercoledì 4 aprile 2018

Quando c'era..........

QUANDO C'ERA LEI: LA LIRA !

Chi oggi ha vent'anni non può saperlo, ma prima dell'entrata nell'euro, un impiegato o un operaio mantenevano decentemente le proprie famiglie, senza navigare nel lusso, è vero, ma anche senza tanti patemi d'animo.
Oggi, con un solo stipendio in famiglia si arriva malamente alla fine del mese, e che dire dei pensionati da 400 euro al mese? E dei giovani che non hanno più prospettive?
La maggior parte delle piccole imprese, oberate da debiti e tasse, navigano costantemente in acque agitate, alla mercé delle banche che decidono discrezionalmente a chi concedere prestiti e a chi no.
Viviamo una condizione di malessere sociale che si può palpare, che si tocca con mano come fosse cosa materiale: ma da dove ha origine di tutto ciò?

Analizziamo la radice del problema partendo dalla semplice considerazione che.... " per vivere occorre denaro " !
Ma da dove viene questo denaro? Di chi è prima di finire nelle nostre tasche?
Con la creazione dell'euro, non è più lo Stato ad avere il monopolio della moneta, ma una Banca: la BCE, che altro non è che un'associazione di banche!
Banche che creando dal nulla una moneta, l'euro, la prestano sotto forma di debito agli Stati.
Ne consegue che lo Stato, per fa fronte ai servizi pubblici, deve andare in prestito alle banche cedendo titoli ed obbligazioni, creando così sempre più debito pubblico in una spirale senza fine. Anzi..... una fine ci sarà quando le banche possiederanno l'intera Nazione.
Una vera e propria beffa se si pensa che questo denaro viene praticamente prodotto a costo zero, con l'affronto finale che le tasse che lo Stato impone ai cittadini finiscono nelle casse dei banchieri.

PRATICAMENTE LO STATO NON È ALTRO CHE ESATTORE DELLE BANCHE PRIVATE, che costringe noi cittadini a correre dalla mattina alla sera per pagare tasse e servizi scadenti, schiavi di una classe dirigente comprata, con la connivenza della magistratura, di politici corrotti e con l'omertà dei grandi mezzi di comunicazione.

Ed invece di riflettere su tutto questo e reagire, subiamo anche l'invasione di una religione incompatibile con noi e che sta minando le nostre tradizioni.
Ben venga Di Maio premier, almeno accelererà la fine senza le sofferenze di una preconizzata agonia, e forse, dico forse, la finiremo di incazzarci per una sconfitta della Juve e cominceremo a riflettere sulla nostra stupidità.

GB, 04.04.2018

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