martedì 19 giugno 2018

Salvini e Rom

In questi giorni sui social network in particolare, si notano polemiche ed accostamenti storici privi e prive di fondamento, in quanto ogni Stato Sovrano ha il diritto e dovere secondo il principio di tutela della SICUREZZA PUBBLICA e DELL'ORDINE PUBBLICO, di censire gruppi di etnie e/o soggetti che vivono in modo non conforme al tradizionale viver italico, in questo caso i Rom, nonché tutti coloro che vivono rasentando la legalità sul territorio nazionale.
Premesso ciò, credo fermamente anche nella legittimità di promulgare il divieto di vivere in situazioni di degrado come quelle nei campi nomadi, in quanto ogni dimorante sul territorio nazionale non può pensare di vivere in tale modo, visto il non conforme modus per dignità e molto altro, al buon costume e senso del pudore; perché per vivere stabilmente in Italia, si dovrebbe avere una residenza stabile in un condominio/abitazione, nonché un idonea fonte di reddito legale, che consenta di viver in modo dignitoso al nucleo familiare, de equo.
Contestualmente a chi manifesta la propria volontà di non stabilire la propria residenza in modo permanente in un determinato luogo, andrebbe vietato, di sostare in modo permanente in una determinata area se non in quelle di sosta ad acta per un periodo di tempo non superiore ai 30 gg ovviamente pagando ogni servizio messo a disposizione.
Altresì il fenomeno dell'immigrazione e mala gestione dello status di immigrato, dovrebbe prevedere un sorta di arco temporale limitato per le identificazioni e per le successive espulsioni, nel tempo massimo di 60 gg, prevedendo che in occasione di accesso post espulsione sul territorio nazionale, lo stesso diventi reato penale al suo perpetrare e seguito dal decreto di non gradimento sul territorio nazionale, con ogni misura prevista.

Per questo la Sovranità dovrebbe tornare in mano al Popolo Italiano.

L'Italia può Ripartire, dipende da Noi.

Ufficio Stampa

EP

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