Ha perso il non vaccinato, che si vede precluso ogni ambito della vita sociale, a cui viene concesso per pietà il tampone a sue spese ogni 48 ore per lavorare ( finché non sarà tolto anche quello), che viene trattato come un appestato ed insultato 24 ore su 24 dai menestrelli di regime.
Ha perso il vaccinato, costretto a rinnovare il patto scellerato con l'autorità, che vede limitati perennemente diritti e libertà fondamentali attraverso un osceno pass che regola ogni aspetto della sua esistenza.
Hanno perso i docenti, intrappolati nel gioco della dittatura del pensiero unico, costretti ad insegnare "protocolli ministeriali" e a vedere i loro alunni sfiorire intellettualmente sotto i loro occhi.
Hanno perso i commercianti, manovrati a piacimento dal potere, schiavi di assurde imposizioni, segregati in un sistema di illogiche regole e grotteschi provvedimenti.
Hanno perso i medici e gli "uomini di scienza", divenuti dogmatici, inquisitori, caricaturali, eccessivi, che eseguono solo dettami dall'alto, rinunciando, ex ante, all'essenza della loro professione, della loro missione.
Hanno perso i nostri figli, prime vittime del disastro in corso, a cui è stata privata un'esistenza piena ed un naturale sviluppo.
Ha perso la vita, diventata per tutti un insostenibile oscillare tra i flutti dell'incertezza, del terrore, della violenza di stato, della perenne emergenza.
Chi si illude di uscire vincitore da questa storia, chi crede che la salvezza dall'oblio sia racchiusa in una dose in più di siero, si sbaglia di grosso.
Siamo tutti al momento, degli sconfitti, anche chi gode di momentanei vantaggi o di effimeri momenti di gloria.
Anche chi nasconde per quieto vivere, ancora una volta, la testa sotto la sabbia.
Non dimentichiamolo mai.
Vae victis.
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