mercoledì 31 luglio 2019

CCNL GpG.IPS - Perché Proposte Illegali

Limitazioni all’introduzione di una disciplina peggiorativa vincolante per via contrattuale

di Ennio Pietrangeli

La giurisprudenza ammette, in teoria seppur con novellate riserve, tecnico giuridiche, che un nuovo contratto collettivo di lavoro introduca modifiche peggiorative al rapporto di lavoro, ma solo in teoria, perché poi in analisi tecnica non è così.

In quanto limiti a questa possibilità sono il principio della intangibilità della retribuzione e la salvaguardia dei diritti acquisiti, malattia, riposo tabellare, riposo giornaliero, cambio appalto, sicurezza sul lavoro, ecc.

In altre parole, mediante un contratto collettivo non sarebbe ammissibile prevedere una decurtazione retributiva oppure la cancellazione di un diritto che sia già maturato ed entrato nel patrimonio del lavoratore, vedasi periodo di comporto malattia (primi 3 giorni), cambio appalto, sistema di riposo, sicurezza sul lavoro, ecc.; quindi le associazioni stanno proponendo qualcosa di illegale, perché la parte peggiorativa qualora tacitamente accettata dal lavoratore sarebbe comunque viziata di nullità in quanto alla base dell'oggetto di un contratto nazionale vi deve essere un vantaggio per ambo le parti rappresentato dal fine e dall'oggetto del contratto stesso.

Una tacita accettazione rappresenterebbe un atto forzoso di posizione dominante di una delle parti  (quella datoriale).

Pur essendo materia civile si verrebbe a violare un principio giuridico applicato anche in campo penale, ovvero, il favor rei in base al quale si deve applicare la normativa maggiormente vantaggiosa per la parte con un ruolo piu debole.

In particolare, per disporre di un diritto aquisito, poi sarebbe necessario un apposito ed esplicito mandato legale da parte del lavoratore, che non si può risolvere con la semplice espressione di delega sindacale.

Tuttavia, i contratti collettivi di lavoro sono ordinari contratti di diritto comune,
questo vuol dire che i contratti in questione possono vincolare solamente i lavoratori iscritti al sindacato stipulante.

I lavoratori non iscritti a quel sindacato possono peraltro aderire all’accordo, cosa che non può avvenire tacitamente, trattandosi di diritto soggettivo tutelato.

In altre parole, il lavoratore non iscritto al sindacato stipulante, che intenda rifiutare (come è suo diritto) gli effetti di un accordo, ha l’onere di manifestare tempestivamente il proprio dissenso; qualora la contrarietà all’accordo non fosse dichiarata, si potrebbe ritenere che il lavoratore abbia tacitamente prestato il proprio consenso all’accordo stesso, ma non è realmente così, come numerosi passati in giudicato ci dicono.

La regola sopra indicata non trova applicazione nel caso dei c.d. contratti gestionali, indi di carattere diverso perché aventi un obiettivo diverso.

Si tratta di accordi che il datore di lavoro stipula, eventualmente, con le organizzazioni sindacali in caso di Cassa integrazione guadagni, o licenziamenti collettivi, o trasferimenti d’azienda.

In casi come questi, la legge prevede una articolata procedura di informazione e consultazione del sindacato, all’esito della quale è possibile la stipulazione di un accordo per la disciplina e la gestione del provvedimento deciso dal datore di lavoro, sempre in favor lavoratoris.

Pertanto è contra legem derogare in pejus alle normative legali vigenti, nazionali e comunitarie, stante l'acquisizione dei diritti acquisiti con precedente contratto, in quanto sia il computo dei primi tre giorni di malattia, sia la clausola di salvaguardia sociale riguardante il cambio appalto alle medesime condizioni economiche e normative, sia il sistema di riposo tabellare come quello tra un turno di servizio e il successivo, in quanto non solo funzionali al recupero psicofisico degli operatori del settore, ma necessario visto la particolarità del mandato al Comparto Sicurezza Complementare, che concorre alla sicurezza nazionale, indi la sua specifica funzione deve essere di supporto alla sicurezza pubblica e non di intralcio, causa l'inefficienza psicofisica degli operatori, dettata non solo dalle condizioni di lavoro peggiorative che  vogliono le associazioni datoriali, sotto il profilo della sicurezza sul lavoro ma anche sotto il profilo economico che decurtera' in sostanza le retribuzioni di circa 300,00 euro/mese, quindi di fatto contra legem, per le motivazioni su addotte.

Si ritiene, sia obbligatorio considerare i riflessi in termini di sicurezza pubblica e tenuta sociale posta a rischio, con questa operazione delle associazioni datoriali, illegittima ed anticostituzionale, come lo è il dumping che hanno inserito nel precedente CCNL ad oggi scaduto ed oggetto di trattativa, per questi motivi si chiede al Ministro degli Interni ed al Ministro del Lavoro, di intervenire immediatamente in tutela della Guardie Giurate D'Italia, le quali hanno diritto a lavorare in sicurezza e dignitosamente, con un CCNL degno di tal nomea e con la tanto agognata riforma tecnica giuridica.

Per le Guardie Giurate D'Italia

EP
Ufficio Stampa

martedì 23 luglio 2019

Guardie Giurate D'Italia PROTESTA CONTRO IL GOVERNO!

Alla Cortese Attenzione delle Guardie Giurate D'Italia, sappiamo che è inutile dirvi quanto sia importante fare fronte comune in vista dello stallo delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale, ove alle assurde proposte delle parti DATORIALI, dobbiamo anche considerare la scarsa qualità di concertazione sindacale che rimette il tutto sulle spalle degli operatori del comparto, proclamando uno sciopero, unico in teoria strumento democratico, ma in quale location?

Purtroppo non è condivisibile come anzidetto, il percorso delle trattative condotte dalle parti sociali, sin qui in modo errato, a nostro parere ; perché c'è purtroppo da evidenziare che gli istituti di vigilanza fanno muro sul cambio di appalto perché vogliono riassumere gli operatori alle loro condizioni senza riconoscere i diritti acquisiti, qui dovrebbe entrare in ballo il diritto costituzionale acquisito con il precedente CCNL, magari perfezionando l'ex art. 24 e SS, con il supporto tecnico dei Dicasteri degli Interni e del Lavoro, come per il periodo di comporto ed ulteriore flessibilità, che mina la sicurezza sul lavoro ed amplia i rischi da stress correlato con risvolti negativi funzionali, senza dimenticare che non hanno mai gridato l'assenza di adeguamento giuridico con l'assegnazione della qualità di Ausiliario di Polizia, sapete perché?

Se non interviene il Governo, la categoria che non ha altri strumenti se non la protesta, considerando che le trattative sono state rimesse al destino, in SOSTANZA, si andrà incontro a momenti molto difficili e bui, il cui prezzo ancora una volta lo pagheranno i lavoratori, con la responsabilità in todo delle parti sociali e del governo.

Quindi appurato che, 

Non vogliono discutere di una classificazione che distingua bene le varie professionalità, perché ovviamente continuare ad operare senza regole vuol dire dumping fra le aziende facendo ricadere i costi ANCORA sugli operatori /lavoratori; aggiungendo poi che non vogliono dare reale applicazione alle regole sulla  “ salute e sicurezza” e dulcis in fundo ancora ad oggi sul salario rispondono “ non siamo ancora in grado di determinare una proposta....oppure il mercato è cambiato ed è necessario essere più flessibili......ma conoscono il significato delle parole costoro.....non si può fare impresa sulle spalle dei lavoratori..... ”. 

Per SALVARE i pochi diritti che ancora RESTANO, non essendo degli schiavi, ma operatori di sicurezza sussidiaria utili alla pubblica sicurezza in qualità di Incaricati di Pubblico Servizio, concorrendo al mantenimento della Sicurezza Nazionale che soluzioni hanno le Guardie Giurate D'Italia, abbandonate dal governo, dalle Istituzioni, se non..........

SCIOPERARE? 

GRIDARE DAVANTI A MONTECITORIO?

APPELLARSI AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA AFFINCHÉ SIA GARANTE DELLA COSTITUZIONE?

LE PARTI SOCIALI QUANDO VEDONO LE BRUTTE, PROCLAMANO LO SCIOPERO, PERCHÉ?

Il Governo, le Istituzioni, purtroppo sii sono responsabili di questa mattanza alla stessa stregua delle responsabilità che hanno nei confronti degli operatori delle FF.OO.

I SINDACATI NON CI SONO E CONTANO SOLO SULLA SCARSA PARTECIPAZIONE ALLA PROTESTA PER CONCEDERE IL FUTURO DELLE GUARDIE GIURATE D'ITALIA AL MIGLIOR OFFERENTE.

MINISTRO DEGLI INTERNI, PRIMA GLI ITALIANI CHE SIGNIFICA?

SVEGLIA SALVINI, CONTE, DI MAIO...!

Ufficio Stampa
EP

venerdì 19 luglio 2019

Cosa c'è dietro l'immigrazione, Minniti/Salvini!

Guarda un po', sono anni che produco informative ed atti di ricerca, studio, ecc, su questo argomento, con vari collegamenti investigativi, tipo, Terrorismo a matrice islamica, Brand Isis, Mafia Nigeriana, Criminalità Organizzata Italiana, Mafia dell'Est, Politica, tutti lavori inviati agli ex ministri degli interni compreso l'attuale, nonché copiosa relazione per assemblea plenaria per la Sicurezza, risultati?

Purtroppo se non sei asservito ad una certa casta politica e soprattutto se non vuoi essere strumento, non salti agli onori della cronaca.

La classe politica di questo paese finirà per distruggere il Popolo Italiano.

"Dichiarazione del Prof. Meluzzi:
Dietro i flussi #migratori c’è una #élite capitalistica che sta muovendo le fila del mondo, progettando di fare dell’#Italia una sorta di deposito dei profughi da attingere all’occorrenza per le aziende europee, #Germania e #Francia in testa. C’è un disegno di #destrutturazione della società che mira a privarci della nostra identità, in modo che le persone diventino consumatori tutti uguali in balia del capitale facendo dell’Italia una pizzeria a basso costo."

Link Meluzzi

https://news.fidelityhouse.eu/politica/alessandro-meluzzi-dietro-limmigrazione-ce-un-piano-pericoloso-rackete-una-sciaquetta-montata-dai-media-422497.html

Link Pietrangeli

https://ennio-pietrangeli.blogspot.com/2018/08/migrazione-o-deportazione.html?m=1

Visitate questo blog e troverete molti stralci di quanto sostenuto.

EP
Ufficio Stampa

( Security Consultant, Intelligence Analyst, International Risk, Terrorism Expert, Prot. H. S.)