martedì 16 febbraio 2021

IL PATRIOTA!

Draghi non è venuto affatto a "salvare l'Italia", ma è venuto solo per completare l'opera.

Le élite finanziarie stanno operando un cambio di paradigma sociale ed economico a livello planetario, impiantando un nuovo modello basato sulla dipendenza dei popoli verso le grandi infrastrutture tecnologiche di loro proprietà, come uno dei recenti ministri, Colao, ha dichiarato in una recente intervista. 

L'obiettivo è quello di radere al suolo ogni forma di libera impresa, o comunque quella di renderla dipendente dalle loro infrastrutture.

Google ed Amazon hanno accumulato nel tempo i capitali necessari per stendere cavi di fibre ottiche sotto gli oceani, collegando interi continenti alla velocità della luce, hanno creato enormi server farm dove stipare i dati provenienti da ogni angolo del Globo. 

Nel mondo della cosiddetta "transizione verde", dove tutto deve essere ottimizzato grazie al digitale, le big tech si comportano come gli Stati nazionali a cavallo dell'800 e del '900: costruiscono "strade" (fibre), tirano su "edifici" (data center), creano "imprese strategiche" (app per fare ogni cosa), e acquisiscono il monopolio della moneta. 

Per arrivare a questo occorre inibire le relazioni sociali, controllare nel dettaglio ogni singolo cittadino e ogni singola impresa (i vari piani cashback, scontrino elettronico e fattura elettronica sono gli ami da pesca che servono a cedere tutti i nostri dati), rendere impossibile la libertà economica costringendo tutti a passare per le loro infrastrutture, pagando ovviamente il pizzo.

Il Covid-19 è stato il detonatore del colpo finale che il progetto globalista sta assestando a tutti i popoli del mondo. 

Per questo motivo non bisogna aspettarsi che Draghi sia venuto a risollevare la situazione, semmai è venuto a completare il disegno: nei prossimi mesi conosceremo da vicino quella "distruzione creatrice" di cui parla, del vero significato dell'impronta "ecologista" a cui tutti fanno riferimento.

Chi non si allineerà al nuovo sistema socio-economico sarà lasciato indietro.

Giacinto Auriti ebbe una grandissima intuizione parlando di proprietà della moneta. 

Oggi quell'intuizione andrebbe estesa alle grandi infrastrutture che permettono lo scambio a tutti i popoli della terra. 

Senza la proprietà i popoli sono destinati a sparire, senza la proprietà gli uomini sono destinati a diventare bestie da soma.

Non abbiamo altra scelta, se non reagire, ad un Sistema peggiore di quanto rivelato da Palamara, il quale credo, abbia svelato solo una parte del Sistema, quantomeno per autotutela fisica. 

IL PATRIOTA 
EP 

venerdì 12 febbraio 2021

DRAGHI & PIENI POTERI = Democrazia in Pericolo?

MARIO DRAGHI HA PIENI POTERI, SENZA MANDATO POPOLARE, CON L'ESALTAZIONE INCONDIZIONATA DI TUTTO IL SISTEMA DELL'INFORMAZIONE.

Mario Draghi oggi salirà al Colle per accettare l'incarico e - presumibilmente - sciolgierá la riserva sulla lista dei ministri. 

Può contare su una maggioranza bulgara, circa il 95% del Parlamento. 

Mai era accaduto nella storia della Repubblica che un Presidente del Consiglio arrivasse ad avere praticamente tutto senza nemmeno comunicare agli italiani il suo programma. 

Gli stessi partiti della sua maggioranza non sanno NULLA, nemmeno quali ministeri andranno ad occupare e quali persone Draghi selezionerà dal loro interno.

Mario Draghi può contare sul sostegno a prescindere anche della stampa italiana, tutta, indistintamente allineata.

Mario Draghi ha ottenuto, senza mandato popolare, PIENI POTERI. 
Non ha mediato e non medierà con nessuno.

Ha ottenuto tutto a scatola chiusa.

In nessuna democrazia occidentale una cosa del genere sarebbe mai accaduta, perché è inconcepibile.

Non so se ci rendiamo conto di come ci siamo ridotti, non siamo più una Repubblica Democratica, grazie al PDR ed al SISTEMA, dovremmo ribellarci alla dittatura instaurata senza armi, con la sola paura, dovremmo farlo per i nostri figli.

Potere al Popolo, con la Destra Sociale, insieme a chi ha a cuore la sovranità della nostra Nazione. 

EP
Un Patriota 

martedì 9 febbraio 2021

LE FOLLIE DELLA POLITICA!

In #Italia si fa firmare il referendum contro il fascismo (ognuno ha le sue ragioni), ricordiamo che in Euroropa, con risoluzione del 19/09/2019, il Parlamento europeo, varava quanto segue :

In seduta plenaria, la costituita assemblea del Parlamento Europeo, .......... 

Omissis 

–  visti i principi universali dei diritti umani e i principi fondamentali dell'Unione europea in quanto comunità basata su valori comuni,

–  vista la dichiarazione rilasciata dal primo Vicepresidente Timmermans e dalla Commissaria Jourová il 22 agosto 2019, alla vigilia della Giornata europea di commemorazione delle vittime di tutti i regimi totalitari e autoritari,

–  vista la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo delle Nazioni Unite adottata il 10 dicembre 1948,

–  vista la sua risoluzione del 12 maggio 2005 sul sessantesimo anniversario della fine della Seconda guerra mondiale in Europa, l'8 maggio 1945(1),

–  vista la risoluzione 1481 dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, del 26 gennaio 2006, relativa alla necessità di una condanna internazionale dei crimini dei regimi totalitari comunisti,

–  vista la decisione quadro 2008/913/GAI del Consiglio, del 28 novembre 2008, sulla lotta contro talune forme ed espressioni di razzismo e xenofobia mediante il diritto penale(2),

–  vista la Dichiarazione di Praga sulla coscienza europea e il comunismo, adottata il 3 giugno 2008,

–  vista la sua dichiarazione sulla proclamazione del 23 agosto come Giornata europea di commemorazione delle vittime dello stalinismo e del nazismo, approvata il 23 settembre 2008(3),

–  vista la sua risoluzione del 2 aprile 2009 su coscienza europea e totalitarismo(4),

–  vista la relazione della Commissione del 22 dicembre 2010 sulla memoria dei crimini commessi dai regimi totalitari in Europa (COM(2010)0783),

–  viste le conclusioni del Consiglio del 9-10 giugno 2011 sulla memoria dei crimini commessi dai regimi totalitari in Europa,

–  vista la Dichiarazione di Varsavia del 23 agosto 2011 sulla Giornata europea di commemorazione delle vittime dei regimi totalitari,

–  vista la dichiarazione congiunta del 23 agosto 2018 dei rappresentanti dei governi degli Stati membri dell'Unione europea per commemorare le vittime del comunismo,

–  vista la sua storica risoluzione sulla situazione in Estonia, Lettonia e Lituania, approvata il 13 gennaio 1983 in risposta al cosiddetto "appello baltico", presentato da 45 cittadini di detti paesi,

–  viste le risoluzioni e le dichiarazioni sui crimini dei regimi totalitari comunisti, adottate da vari parlamenti nazionali,

–  visto l'articolo 132, paragrafi 2 e 4, del suo regolamento,

A.  considerando che quest'anno si celebra l'ottantesimo anniversario dello scoppio della Seconda guerra mondiale, che ha causato sofferenze umane fino ad allora inaudite e ha portato all'occupazione di taluni paesi europei per molti decenni a venire;

B.  considerando che ottanta anni fa, il 23 agosto 1939, l'Unione Sovietica comunista e la Germania nazista firmarono il trattato di non aggressione, noto come patto Molotov-Ribbentrop, e i suoi protocolli segreti, dividendo l'Europa e i territori di Stati indipendenti tra i due regimi totalitari e raggruppandoli in sfere di interesse, il che ha spianato la strada allo scoppio della Seconda guerra mondiale;

C.  considerando che, come diretta conseguenza del patto Molotov-Ribbentrop, seguito dal "trattato di amicizia e di frontiera" nazi-sovietico del 28 settembre 1939, la Repubblica polacca fu invasa prima da Hitler e due settimane dopo da Stalin, eventi che privarono il paese della sua indipendenza e furono una tragedia senza precedenti per il popolo polacco; che il 30 novembre 1939 l'Unione Sovietica comunista iniziò una guerra aggressiva contro la Finlandia e nel giugno 1940 occupò e annesse parti della Romania, territori che non furono mai restituiti, e annesse le Repubbliche indipendenti di Lituania, Lettonia ed Estonia;

D.  considerando che, dopo la sconfitta del regime nazista e la fine della Seconda guerra mondiale, alcuni paesi europei sono riusciti a procedere alla ricostruzione e a intraprendere un processo di riconciliazione, mentre per mezzo secolo altri paesi europei sono rimasti assoggettati a dittature, alcuni dei quali direttamente occupati dall'Unione sovietica o soggetti alla sua influenza, e hanno continuato a essere privati della libertà, della sovranità, della dignità, dei diritti umani e dello sviluppo socioeconomico;

E.  considerando che, sebbene i crimini del regime nazista siano stati giudicati e puniti attraverso i processi di Norimberga, vi è ancora un'urgente necessità di sensibilizzare, effettuare valutazioni morali e condurre indagini giudiziarie in relazione ai crimini dello stalinismo e di altre dittature;

F.  considerando che in alcuni Stati membri la legge vieta le ideologie comuniste e naziste;

G.  considerando che, fin dall'inizio, l'integrazione europea è stata una risposta alle sofferenze inflitte da due guerre mondiali e dalla tirannia nazista, che ha portato all'Olocausto, e all'espansione dei regimi comunisti totalitari e antidemocratici nell'Europa centrale e orientale, nonché un mezzo per superare profonde divisioni e ostilità in Europa attraverso la cooperazione e l'integrazione, ponendo fine alle guerre e garantendo la democrazia sul continente; che per i paesi europei che hanno sofferto a causa dell'occupazione sovietica e delle dittature comuniste l'allargamento dell'UE, iniziato nel 2004, rappresenta un ritorno alla famiglia europea alla quale appartengono;

H.  considerando che occorre mantenere vivo il ricordo del tragico passato dell'Europa, onde onorare le vittime, condannare i colpevoli e gettare le basi per una riconciliazione fondata sulla verità e la memoria;

I.  considerando che la memoria delle vittime dei regimi totalitari, il riconoscimento del retaggio europeo comune dei crimini commessi dalla dittatura comunista, nazista e di altro tipo, nonché la sensibilizzazione a tale riguardo, sono di vitale importanza per l'unità dell'Europa e dei suoi cittadini e per costruire la resilienza europea alle moderne minacce esterne;

J.  considerando che trent'anni fa, il 23 agosto 1989, ricorreva il cinquantesimo anniversario del patto Molotov-Ribbentrop e le vittime dei regimi totalitari sono state commemorate nella Via Baltica, una manifestazione senza precedenti cui hanno partecipato due milioni di lituani, lettoni ed estoni, che si sono presi per mano per formare una catena umana da Vilnius a Tallinn, passando attraverso Riga;

K.  considerando che, nonostante il 24 dicembre 1989 il Congresso dei deputati del popolo dell'URSS abbia condannato la firma del patto Molotov-Ribbentrop, oltre ad altri accordi conclusi con la Germania nazista, nell'agosto 2019 le autorità russe hanno negato la responsabilità di tale accordo e delle sue conseguenze e promuovono attualmente l'interpretazione secondo cui la Polonia, gli Stati baltici e l'Occidente sarebbero i veri istigatori della Seconda guerra mondiale;

L.  considerando che la memoria delle vittime dei regimi totalitari e autoritari, il riconoscimento del retaggio europeo comune dei crimini commessi dalla dittatura comunista, nazista e di altro tipo, nonché la sensibilizzazione a tale riguardo, sono di vitale importanza per l'unità dell'Europa e dei suoi cittadini e per costruire la resilienza europea alle moderne minacce esterne;

M.  considerando che gruppi e partiti politici apertamente radicali, razzisti e xenofobi fomentano l'odio e la violenza all'interno della società, per esempio attraverso la diffusione dell'incitamento all'odio online, che spesso porta a un aumento della violenza, della xenofobia e dell'intolleranza;

1.  ricorda che, come sancito dall'articolo 2 TUE, l'Unione si fonda sui valori del rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell'uguaglianza, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti a minoranze; rammenta che questi valori sono comuni a tutti gli Stati membri;

2.  sottolinea che la Seconda guerra mondiale, il conflitto più devastante della storia d'Europa, è iniziata come conseguenza immediata del famigerato trattato di non aggressione nazi-sovietico del 23 agosto 1939, noto anche come patto Molotov-Ribbentrop, e dei suoi protocolli segreti, in base ai quali due regimi totalitari, che avevano in comune l'obiettivo di conquistare il mondo, hanno diviso l'Europa in due zone d'influenza;

3.  ricorda che i regimi nazisti e comunisti hanno commesso omicidi di massa, genocidi e deportazioni, causando, nel corso del XX secolo, perdite di vite umane e di libertà di una portata inaudita nella storia dell'umanità, e rammenta l'orrendo crimine dell'Olocausto perpetrato dal regime nazista; condanna con la massima fermezza gli atti di aggressione, i crimini contro l'umanità e le massicce violazioni dei diritti umani perpetrate dal regime nazista, da quello comunista e da altri regimi totalitari;

4.  esprime il suo profondo rispetto per ciascuna delle vittime di questi regimi totalitari e invita tutte le istituzioni e gli attori dell'UE a fare tutto il possibile per garantire che gli orribili crimini totalitari contro l'umanità e le gravi e sistematiche violazioni dei diritti umani siano ricordati e portati dinanzi ai tribunali, nonché per assicurare che tali crimini non si ripetano mai più; sottolinea l'importanza di mantenere vivo il ricordo del passato, in quanto non può esserci riconciliazione senza memoria, e ribadisce la sua posizione unanime contro ogni potere totalitario, a prescindere da qualunque ideologia;

5.  invita tutti gli Stati membri dell'UE a formulare una valutazione chiara e fondata su principi riguardo ai crimini e agli atti di aggressione perpetrati dai regimi totalitari comunisti e dal regime nazista;

6.  condanna tutte le manifestazioni e la diffusione di ideologie totalitarie, come il nazismo e lo stalinismo, all'interno dell'Unione;

7.  condanna il revisionismo storico e la glorificazione dei collaboratori nazisti in alcuni Stati membri dell'UE; è profondamente preoccupato per la crescente accettazione di ideologie radicali e per il ritorno al fascismo, al razzismo, alla xenofobia e ad altre forme di intolleranza nell'Unione europea ed è turbato dalle notizie di collusione di leader politici, partiti politici e forze dell'ordine con movimenti radicali, razzisti e xenofobi di varia denominazione politica in alcuni Stati membri; invita gli Stati membri a condannare con la massima fermezza tali accadimenti, in quanto compromettono i valori di pace, libertà e democrazia dell'UE;

8.  invita tutti gli Stati membri a celebrare il 23 agosto come la Giornata europea di commemorazione delle vittime dei regimi totalitari a livello sia nazionale che dell'UE e a sensibilizzare le generazioni più giovani su questi temi inserendo la storia e l'analisi delle conseguenze dei regimi totalitari nei programmi didattici e nei libri di testo di tutte le scuole dell'Unione; invita gli Stati membri a promuovere la documentazione del tragico passato europeo, ad esempio attraverso la traduzione dei lavori dei processi di Norimberga in tutte le lingue dell'UE;

9.  invita gli Stati membri a condannare e contrastare ogni forma di negazione dell'Olocausto, compresa la banalizzazione e la minimizzazione dei crimini commessi dai nazisti e dai loro collaboratori, e a prevenire la banalizzazione nei discorsi politici e mediatici;

10.  chiede l'affermazione di una cultura della memoria condivisa, che respinga i crimini dei regimi fascisti e stalinisti e di altri regimi totalitari e autoritari del passato come modalità per promuovere la resilienza alle moderne minacce alla democrazia, in particolare tra le generazioni più giovani; incoraggia gli Stati membri a promuovere l'istruzione attraverso la cultura tradizionale sulla diversità della nostra società e sulla nostra storia comune, compresa l'istruzione in merito alle atrocità della Seconda guerra mondiale, come l'Olocausto, e alla sistematica disumanizzazione delle sue vittime nell'arco di alcuni anni;

11.  chiede inoltre che il 25 maggio (anniversario dell'esecuzione del comandante Witold Pilecki, eroe di Auschwitz) sia proclamato "Giornata internazionale degli eroi della lotta contro il totalitarismo", in segno di rispetto e quale tributo a tutti coloro che, combattendo la tirannia, hanno reso testimonianza del loro eroismo e di vero amore nei confronti dell'umanità, dando così alle future generazioni una chiara indicazione dell'atteggiamento giusto da assumere di fronte alla minaccia dell'asservimento totalitario;

12.  invita la Commissione a fornire un sostegno effettivo ai progetti di memoria e commemorazione storica negli Stati membri e alle attività della Piattaforma della memoria e della coscienza europee, nonché a stanziare risorse finanziarie adeguate nel quadro del programma "Europa per i cittadini" per sostenere la commemorazione e il ricordo delle vittime del totalitarismo, come indicato nella posizione del Parlamento sul programma "Diritti e valori" 2021-2027;

13.  dichiara che l'integrazione europea, in quanto modello di pace e di riconciliazione, è il frutto di una libera scelta dei popoli europei, che hanno deciso di impegnarsi per un futuro comune, e che l'Unione europea ha una responsabilità particolare nel promuovere e salvaguardare la democrazia e il rispetto dei diritti umani e dello Stato di diritto, sia all'interno che all'esterno del suo territorio;

14.  sottolinea che, alla luce della loro adesione all'UE e alla NATO, i paesi dell'Europa centrale e orientale non solo sono tornati in seno alla famiglia europea di paesi democratici liberi, ma hanno anche dato prova di successo, con l'assistenza dell'UE, nelle riforme e nello sviluppo socioeconomico; sottolinea, tuttavia, che questa opzione dovrebbe rimanere aperta ad altri paesi europei, come previsto dall'articolo 49 TUE;

15.  sostiene che la Russia rimane la più grande vittima del totalitarismo comunista e che il suo sviluppo in uno Stato democratico continuerà a essere ostacolato fintantoché il governo, l'élite politica e la propaganda politica continueranno a insabbiare i crimini del regime comunista e ad esaltare il regime totalitario sovietico; invita pertanto la società russa a confrontarsi con il suo tragico passato;

16.  è profondamente preoccupato per gli sforzi dell'attuale leadership russa volti a distorcere i fatti storici e a insabbiare i crimini commessi dal regime totalitario sovietico; considera tali sforzi una componente pericolosa della guerra di informazione condotta contro l'Europa democratica allo scopo di dividere l'Europa e invita pertanto la Commissione a contrastare risolutamente tali sforzi;

17.  esprime inquietudine per l'uso continuato di simboli di regimi totalitari nella sfera pubblica e a fini commerciali e ricorda che alcuni paesi europei hanno vietato l'uso di simboli sia nazisti che comunisti;

18.  osserva la permanenza, negli spazi pubblici di alcuni Stati membri, di monumenti e luoghi commemorativi (parchi, piazze, strade, ecc.) che esaltano regimi totalitari, il che spiana la strada alla distorsione dei fatti storici circa le conseguenze della Seconda guerra mondiale, nonché alla propagazione di regimi politici totalitari;

19.  condanna il fatto che forze politiche estremiste e xenofobe in Europa ricorrano con sempre maggior frequenza alla distorsione dei fatti storici e utilizzino simbologie e retoriche che richiamano aspetti della propaganda totalitaria, tra cui il razzismo, l'antisemitismo e l'odio nei confronti delle minoranze sessuali e di altro tipo;

20.  esorta gli Stati membri ad assicurare la loro conformità alle disposizioni della decisione quadro del Consiglio, in modo da contrastare le organizzazioni che incitano all'odio e alla violenza negli spazi pubblici e online, nonché a vietare di fatto i gruppi neofascisti e neonazisti e qualsiasi altra fondazione o associazione che esalti e glorifichi il nazismo e il fascismo o qualsiasi altra forma di totalitarismo, rispettando nel contempo l'ordinamento giuridico e le giurisdizioni nazionali;

21.  sottolinea che il tragico passato dell'Europa dovrebbe continuare a fungere da ispirazione morale e politica per far fronte alle sfide del mondo odierno, come la lotta per un mondo più equo e la creazione di società aperte e tolleranti e di comunità che accolgano le minoranze etniche, religiose e sessuali, facendo in modo che tutti possano riconoscersi nei valori europei;

22.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri, alla Duma russa e ai parlamenti dei paesi del partenariato orientale.

Bruxelles, 19.09.2019

sabato 6 febbraio 2021

GOVERNO DI UNITÀ!

GOVERNO DI SALVEZZA NAZIONALE? 

Un po' di storia per capire meglio cosa ci stanno facendo. 

Le elezioni, conseguenti alla cacciata del pinocchio toscano,  come al solito portano la sinistra a perdere e si realizza un governo giallo verde con il passaggio della Lega da opposizione a governo e l'ennesima nomina di un Presidente del Consiglio tecnico, che dichiara, sino all'altro ieri, di non essere un tesserato 5S.

Durante il governo giallo verde si realizzano provvedimenti legislativi voluti dagli elettori e di gradimento nella maggior parte dei cittadini. 

Poi ovviamente i nodi vengono al pettine, e Salvini, esce, illudendosi di andare al voto per vincere, nooo macché, è soltanto compartecipe di un altra operazione di distrazione delle masse. 

La perdente sinistra si mette d'accordo con le alte sfere, e si crea un secondo governo con lo stesso Conte, che nel frattempo ha mandato a processo da solo il suo Ministro ed ha nominato altri ministri che smontano le leggi precedentemente realizzate dallo stesso Conte. (?) 

Il Prof.Conte, annusate le future macerie del 5S e avendo capito che in Europa comanda la smilza teutonica ed il galletto d'oltralpe, va in Europa e bacia la mano alla smilza, con incarico di tenere a bada i pericolosi sovranisti. 

Tornato in Italia però il bibitaro, per non perdere i voti degli ultras campani, gli dice no Mes . 

Poi "arriva" il virus, come da programma, ed inizia l'impoverimento programmato dell'Italia con svendita a Cina ed Europa, ed il bonus produzione alla Fiat. 

Il Prof. Conte, che ancora non ha capito nulla ( non essendo stato ancora invitato al Bildelberg come Renzi) gioca da solo con Arcuri e Casalino a fare il super eroe, mentre il pinocchietto fiorentino va in Europa a prender l'ordine di fare fuori Conte perché sono in arrivo 209 mld che devono ripristinare il controllo finanziario Italiano da parte dell'Europa, per contrastare i Cinesi, i Russi e gli Americani che nel frattempo si rafforzano. 

Nel frattempo gli Italiani del made in Italy falliscono, il PIL va a -9%, i morti "Dichiarati" arrivano a 90.000, con congelamento del Parlamento e governo con super poteri,  la Fiat prende i soldi e cede il comando operativo ai Francesi , d'accordo con gli Americani Democratici ed i vaccini lasciano sotto ricatto e senza speranze gli Italiani. 

Poi il Presidente chiama subito un altro professionista, il Prof. Draghi, che stava già aspettando la chiamata da mesi, e gli da incarico per gestire la spesa dei 209 mld, secondo quanto stabilito in Cina-Europa-Usa e fare arrivare in "Sicurezza" il Paese per la nonima del Presidente della Repubblica a persona già designata e gradita all'Europa; in tutto ciò cosa fanno i politici ITALIANI, che attualmente rappresentano l'attuale 78% del gradimento popolare ????? 

Fanno a gara per sedersi a tavola per spartirsi i soldi e la possibilità di partecipare alla scelta del Presidente, nella illusione di poter essere liberi di scegliere sulle strategie importanti, tradendo il voto popolare, la volontà degli Italiani ed il mandato politico, con la sottomissione al più grande banchiere di tutti i tempi!

In questa farsa a danno del Popolo Italiano, l'unica forza politica coerente con la posizione oppositiva, è quella di Fratelli D'Italia, al momento, che ha deciso di fare un opposizione propedeutica al mandato politico, sicuramente anche per riscattare errori del passato, quindi è giusto plaudire a tale scelta, al momento l'unica coraggiosa, contro l'Europa e Company, mentre sulle altre forze politiche, meglio stendere un velo pietoso.

L'unica speranza per la nostra Nazione, sono le elezioni con il ritrovo e l'ascesa della Destra Sociale Italiana e con l'augurio che le anime della Destra, unite, tornino a brillare sotto l' ardente fiamma della Patria, per il futuro dei Figli D'Italia. 

"Ora o mai più" 

Un Patriota 
EP 

martedì 2 febbraio 2021

IL COLLE......CONTRO IL POPOLO?

Roma 02 Febbraio 2021

H 21 circa

L'inquilino del Colle ha segnato la peggiore pagina della Repubblica Italiana, proprio vero, al peggio non c'è mai fine, ora un nuovo virus mortale, il dr Draghi, un tecnico spietato abituato a ragionare con i numeri ed i numeri in questo caso ci porteranno alla morte, principalmente economica.

Ci vorrebbe il ritorno del potere al popolo, ma il PDR ha negato l'unico vero atto democratico, le elezioni, ovviamente il motivo lo conosciamo.

L’era delle tenebre é giunta. 
Il dr Draghi é come Monti, é stato messo lì per traghettare l’Italia al baratro come fatto con la Grecia... e il popolo italiano cosa farà? 

Il CDX, visto che la DX latita, cosa farà? 

Starà a guardare dalla finestra, come sempre? 

Perché tutti vogliono fare i ducetti e nessuno vuole fare il soldato, mentre l'Italia ha bisogno di ripartire dal lavoro, dall'economia interna, soprattutto deve tornare ad avere una politica equa, eliminando tutti quei benefit, come ad esempio la tutela sanitaria privilegiata riconosciuta per diritto a tutti i familiari sino al convivente more uxorio, dei nostri cari politici, mentre al resto dei cittadini, risulta difficile prenotare un esame con il SSN in tempi brevi, questo è solo uno dei benefici contenuti nel dossier che a breve sarà presentato a Bruxelles, perché una classe politica e dirigente, dopo aver distrutto il mercato del lavoro, il PIL interno, la sanità pubblica, ecc, non può sentirsi in diritto di acquisire privilegi che al popolo sovrano sono negati. 

In tutto questo è necessario ricordare che il popolo merita di sapere con quale criterio si sperpera ancora denaro pubblico, vedasi le Primule di Arcuri, come i banchi a rotelle della Azzolina, oppure come il business del vaccino, ecc. 

In conclusione, sarebbe necessario un governo tecnico esclusivamente utile per arrivare alle elezioni politiche, visto che la DEMOCRAZIA, come la Costituzione Italiana non possono essere ancora violate, altresì andrebbero annullati tutti i DPCM "emergenziali", restituita la libertà al popolo, investendo immediatamente nella sanità pubblica e territoriale, le risorse economiche destinate alle primule, per iniziare, poi andrebbero valutati gli estremi per portare alla sbarra, coloro che hanno sperperato denaro pubblico cagionando un grave danno erariale, a partire dalle mascherine, dai bonus vari, dai banchi a rotelle, dalle primule, ecc.; questo dovrebbe pretendere e fare l'inquilino del Colle, invece, continua nella direzione opposta, senza valutare realmente il rischio che sta correndo la nazione, i disordini sociali sono alle porte, perché si prevede una rovente primavera, visto che le frange terroristiche interne si stanno mobilitando, perché in questa nazione, la storia si ripete sempre, noi non riusciamo ancora ad imparare; a confronto il "virus" non è nulla. 

Ai posteri ardua sentenza, perché la Verità è Figlia del Tempo, sempre. 


Poveri Figli D'Italia

#NonSonoUnPolitico

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