Perché la pandemia, se pandemia non è ?
Il vero punto di svolta è l'ingresso nel corpo umano, che pone un'obbedienza totale e che va ben oltre l'essere un bravo cittadino.
Quale sarebbe il problema d'altronde ad essere un bravo cittadino, in uno Stato, che lasciasse vivere gli individui, e non ne volesse violentare, anima e corpo?
I sacrifici individuali, per la collettività, sono sempre stati richiesti, non è questo il punto principale.
L' orrore di quanto sta accadendo, non è certo tracciare l'evasore fiscale, ma prendere possesso del corpo e della volontà delle persone riguardo alla propria vita e intimità.
Il principio con cui si sono mossi è la distruzione dell'individuo, nel suo cuore.
L'abolizione della distinzione tra pubblico e privato.
La completa soppressione della coscienza, quale possibile criterio di scelta e orientamento nel mondo.
Non tanto il QR Code, ma il QR code applicato al corpo umano.
Per questo, correttamente, si è preso l'esempio dei bovini di un allevamento.
L'uomo ridotto a bestiame, rimpinzato di trattamenti come un qualunque animale a cui vengono imposte sostanze, per ingrassarlo, o modificarne i ritmi vitali.
L'uomo violentato, deriso e saccheggiato, per costringerlo a far parte dell'ordine sociale.
Altro che tasse e sistema dei crediti.
Quello, sotto altre forme, c'è sempre stato.
E non sarebbe mai occorsa alcuna pandemia.
L'obiettivo, questa volta, era il corpo umano.
Quella cosa a cui non siamo mai stati abituati, a pensare come proprietà di altri.
Che pensavamo nostra.
E che non riguarda solo la percezione fisica di sé, ma anche quella vitale, riflessiva, che si appoggia alle emozioni e alla fantasia, che attraversano un corpo.
E' probabile che il discorso 'vaccinazione coattiva', avesse proprio di mira, questa parte di umanità che, prima della pandemia, avrebbe contato centinaia e centinaia di milioni di persone, non disposte a diventare un oggetto nelle mani di altri.
Anni fa, furono avviati dei studi militari sulla pianificazione di strategie mirate al controllo delle masse, senza armi, con scopi economici ovviamente e non di protezione nazionale, a cui molti "stati" presero parte, superando quel confine che un famoso processo traccio' post secondo conflitto mondiale.
Quello che è successo, è sconvolgente, non tanto per l'introduzione del green pass, ma per quello che è richiesto, in vista del suo rilascio.
La privazione del diritto al lavoro, in assenza di green pass, non avviene perché non si è pagata una multa per divieto di sosta, ma perché non ci si inietta un medicinale, o presunto tale, senza che se ne possa percepire la necessità.
Questo è il punto focale su cui riflettere, insieme a tutti quelli sugli aumenti dei beni di prima necessità di questo ultimo periodo, con un annullamento progressivo dei diritti sociali e fondamentali per uno Stato Democratico.
Non dobbiamo mollare, dobbiamo combattere perché questa è una guerra contro i Popoli, nel caso de facto, contro quello Italico.
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