L'interrogativo che sorge post lettura carteggio del Terzo Valico, carteggio del G8, carteggio della narcotici di Genova, ecc.ecc. si resta basiti nel vedere delinquenti in uniforme che anche dopo le condanne per gravi illeciti vengono reintgrati, come l'ultimo del G8 nel 2017. Quando ad oggi candidati INV accompagnati dall'amministrazione alla prescrizione, che riunitisi in gruppo ancora oggi manifestano interesse e sete di giustizia, visto che in nessun successivo concorso a quello del 1996 si è pensato di riservare quote per questi aspiranti poliziotti che sicuramente sarebbero stati più all'altezza di tale qualifica professionale e sopratutto più fedeli alle ISTITUZIONI.
Nonostante numerose interrogazioni politiche, nonostante numerosi tentativi extragiudiziali per ottenere giustizia, né il Ministro dell'Interno né il Capo della Polizia di Stato hanno mai voluto concedere giustizia, ma hanno preferito grazie alla tutela corporativa, avere tra le loro fila, da alti funzionari ad agenti, soggetti non degni; i quali nomi e cognomi con ogni prova documentale li faremo non solo all'Autorità Giudiziaria ma anche al Tribunale Internazionale per i Diritti dell'Uomo.
Il termine corporativo è rafforzato dalle omissioni anche delle OO.SS. che a conoscenza di gravi reati nulla han fatto, ricordando alle stesse che vista la loro esclusiva composizione, il PU quando viene a conoscenza di potenziali reati ha l'obbligo di avvisare tempestivamente senza ritardo alcuno l'autorità giudiziaria.
In memoria di chi ha sempre avuto il senso dello Stato, delle Istituzioni e delle Vittime di questo Stato.
EP
Politica per il Popolo Italiano
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