Oggi dopo tre mesi circa e dopo il contratto di governo giallo verde, esce fuori il nome del possibile presidente, al quale senza togliere nulla della preparazione accademica, di tutto rispetto, è necessario evidenziare lo status di tecnico, non politico e soprattutto legato ai poteri dell'Europa dai quali l'Italia dovrebbe sganciarsi per sopravvivere.
Ora mi chiedo se tale scelta è condivisa dagli elettori delle due forze politiche a contratto, perché quest'ultimi hanno scelto politicamente e loro tecnicamente, quel tecnicismo che ci ha portato da Monti in poi, in un baratro nel quale è sempre più difficile trovare l'uscita per colpa della classe politica italiana, priva di attributi.
Ufficio Stampa
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